Dunque… Per quanto riguarda Senza
Ombra, il primo personaggio da presentare è certamente Anaichi, o Nai, come
affettuosamente lo chiamo io; lui è, in fondo, colui che ha dato vita alla
storia, e la prima immagine che ho pensato gli appartiene: un giovane demone,
solo, in lutto, in piedi in un cimitero argenteo e nebbioso, rende onore alla
defunta famiglia evocando con il proprio sangue un arbusto di rose vermiglie e
rinnovando una promessa di vendetta. Ahel
sheri kaa, dice, Mi mancate. In
verità devo ringraziare la mia professoressa d’inglese di primo e secondo
superiore -è stato ascoltando la sua appassionatissima lezione sui “Graveyard
Poets” che ho avuto l’ispirazione per questo romanzo… Quindi Thank you, really.
Ma torniamo a noi: Anaichi. Lascerò
che sia lui stesso a presentarsi, e userò un metodo molto usato -la songfic, che mi ha sempre affascinata ma
che non ho mai provato a scrivere finora. Speriamo bene! La canzone che sarà lo
scheletro di questa brevissima storia si chiama “Say my name”, dei “Within
Temptation”, e mi sembra rifletta alla perfezione ciò che Anaichi prova nei
confronti di Ichimoru, il fratello gemello scomparso…
Anaichi, uno dei protagonisti di "Senza Ombra", by Vale
Say
my name
So
I will know you’re back
You're
here again for a while
La solitudine dei decenni ha un
sapore curioso quando la paragoni a quei pochi anni di gioia che ti sono
toccati in sorte da bambino: ha persino un colore e tu lo conosci, un colore
che è quello del sangue, il colore della tua sconfitta, un colore che ti brucia
dentro e ti ricorda tutto ciò che hai perso in un soffio, in un istante, sul
finire della guerra il cui esito ha gettato il tuo mondo -il mondo intero-
negli abissi della distruzione.
Si sta disgregando, la tua terra,
cade lentamente in pezzi, eppure l’unica cosa a cui tu riesca a pensare è lui,
tuo fratello Ichimoru, l’elfo che ti completava e ti era vicino -che cosa daresti
per sentire ancora una volta la sua voce, sentirlo pronunciare il tuo nome, Nai, mio caro Nai, vedere quella luce di
curiosità che sempre gli brillava negli occhi… Sacrificheresti la tua anima e
molto altro, è così?
Oh,
let us share
The
memories that only we can share
Together
C’è un universo di piccole, calde,
dolci memorie che ti lega a un presente che odi con tutto te stesso, un
presente in cui ci sei solo tu, non più voi, non più noi. Il presente freddo e chiuso di chi non cerca altro che
vendetta; e pur se tu sai bene che la vendetta a nulla servirà per placare il
tuo dolore, comunque la persegui, rincorri il tuo onore, il tuo Hetah, lungo strade di testardaggine e
isolamento.
Tell me about
The days before I was born,
How we were as children
Non ti senti libero, non è vero,
Anaichi? Ti senti in colpa, perché tu sei qui e lui no. Non credi nel destino e
quindi ti tormenti per trovare una risposta che ti sfugge, la risposta alla
domanda che ti sei posto quasi cent’anni fa, nel campo di battaglia dove,
povero infante, hai visto tuo padre il Grande generale dei Giusti morire,
sconfitto, ucciso assieme a tua madre. Ti sei guardato attorno e Ichimoru non
c’era più. Hai desiderato che ti portasse via con sé…
You touch my hand
These colours come alive
In your heart and in your
mind
I cross the borders of time
Leaving today behind to be
with you again
“Ichimoru… Fratello mio…”
Sai che è vivo, lo senti. Quella
consapevolezza basta a darti la forza di proseguire, perché accende il tuo
mondo spento di colori nuovi e al contempo antichi e familiari, e ti spinge a
proseguire nel tuo folle intento… Ma per quanto?
We breathe the air
Do you remember how you used
to touch my hair?
You're not aware
Your hands keep still
You just don't know that I
am here
Lui non ha idea di chi tu sia, è
distante, è perduto, ma tu gli doneresti volentieri il tuo cuore e il tuo
spirito e quindi t’impunti e ti sacrifichi, lo vuoi salvare, lo devi salvare…
Salverai il tuo amato Morù nonostante il prezzo da pagare sia alto, terribile,
assurdo: e tu sei pronto a condannare un intero mondo purché tuo fratello viva,
sei pronto a uccidere… Uccidere l’ultimo Spirito hakeruneshka, unica creatura
in grado di sanare le ferite della tua terra.
It hurts too much
I pray now that soon you'll
release
To where you belong
Ti fa male, tanto. Tu odi la morte,
la odi profondamente, e la creatura che tieni prigioniera è così pura e così
dolce e così potente da riempirti di atroci dubbi -non puoi lasciare che lui
svanisca di nuovo, ma come, dove
troverai il coraggio di usare violenza alla hakeruneshka che pure ti si offre
inerme e desiderosa di essere uccisa?
You touch my hand
These colours come alive
In your heart and in your
mind
I cross the borders of time
Leaving today behind to be
with you again
Sei intrappolato in un limbo:
passato e presente s’intrecciano sotto i tuoi occhi color del sole, nella tua
anima color del buio, nel tuo cuore orgoglioso e ferito di demone. Senti sul
tuo volto e sulle tue mani il calore di un tocco che ti manca da un secolo
intero, un contatto spontaneo e affettuoso e gentile, e lo compari con la
stretta delicata e un po’ timorosa della hakeruneshka che non vuole altro che
consolarti -e invece dovrebbe temerti e rifuggirti. Ti accarezza le guance e tu
piangi.
Please, say my name
Remember who I am
You will find me in the
world of yesterday
Ricordati di me, ti prego, ti imploro! La tua è una preghiera silente, muta, una preghiera che non hai la forza di gridare ma che ti urla nella mente, lacerandoti.
Di’ il mio nome! Per favore… Dimmi che non ti sei scordato di me… fratello mio.
E, Anaichi, credevi di aver sofferto quando pensavi fosse morto? E invece questo, questo è infinitamente peggio: questo non-sapere, questa incertezza che ti travolge e ti schiaccia e ti tortura mentre tu attendi che lui parli, che ti salvi o condanni con una parola, con un nome. Il tuo.
Eppure tu… Non ti arrendi ancora, non è vero, Anaichi? Non ti arrenderai mai.
Anaichi.
Di’ il mio nome! Per favore… Dimmi che non ti sei scordato di me… fratello mio.
You drift away again
Too far from where I am
When you ask me who I am
E, Anaichi, credevi di aver sofferto quando pensavi fosse morto? E invece questo, questo è infinitamente peggio: questo non-sapere, questa incertezza che ti travolge e ti schiaccia e ti tortura mentre tu attendi che lui parli, che ti salvi o condanni con una parola, con un nome. Il tuo.
Say my name
These colours come alive
In your heart and in your mind
I cross the borders of time
Leaving today behind to be with you again
Eppure tu… Non ti arrendi ancora, non è vero, Anaichi? Non ti arrenderai mai.
Anaichi.
Say my name
-Vale
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